"Bon appétit"

(Buon appetito)

Descrizione: Su una finta ardesia, apparecchiata con un'ironia amara, è servita una 'mise en place' che ci costringe a una riflessione scomoda. Al centro, troneggia uno smartphone 'impanato', croccante come una cotoletta, circondato da noodles di plastica e un pomodoro artificiale. Un'istantanea surreale che ci invita a un banchetto macabro, dove il cibo, simbolo della vita, è contaminato dai rifiuti della nostra società consumistica. L'opera 'Bon Appétit' è un'accusa pungente contro l'abuso delle risorse naturali e lo spreco alimentare. L'assemblaggio di materiali di recupero, come la plastica e l'elettronica, sottolinea l'urgenza di un cambiamento radicale nelle nostre abitudini. È un invito a riflettere sul nostro impatto sull'ambiente e a prendere coscienza delle conseguenze delle nostre scelte. Un'opera che, con un linguaggio visivo forte e diretto, ci costringe ad affrontare una verità scomoda: stiamo mangiando il nostro passato compromettendo il nostro futuro.

ENG_ On a fake slate, set with bitter irony, a 'mise en place' is served that forces us to an uncomfortable reflection. In the center, a 'breaded' smartphone dominates, crispy like a cutlet, surrounded by plastic noodles and an artificial tomato. A surreal snapshot that invites us to a macabre banquet, where food, a symbol of life, is contaminated by the waste of our consumerist society. The work 'Bon Appétit' is a stinging accusation against the abuse of natural resources and food waste. 

The assembly of recycled materials, such as plastic and electronics, underlines the urgency of a radical change in our habits. It is an invitation to reflect on our impact on the environment and to become aware of the consequences of our choices. A work that, with a strong and direct visual language, forces us to face an uncomfortable truth: we are eating our past, compromising our future.

Tecnica: assemblage

Materiali: legno, materiali di scarto.

Dimensioni: [HxLxP] mm 20x425x330

Peso: kg 1

Stefano Lupieri Spolverini

2024